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Impossibile non pensare ai maturandi in una giornata come oggi, in cui gli esami hanno preso piede, almeno per me che questa mattina mi sono svegliata con un’idea in testa, una nuova proposta, una di quelle che mi andrebbe di inviare al Ministero dell’Istruzione, anche semplicemente per vedere cosa e se mi risponde.

L'ho realizzata chiedendomi qual è lo studente che sceglie una traccia della tipologia C, che mi è sembrato di capire sia una riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Ma, soprattutto, ho cercato di valutare quanti atleti dilettanti, alla fine, preferiscono una proposta sullo sport, quando, per fortuna, se la ritrovano in elenco. E mi è venuto pure il dubbio che la decisione di uno sportivo di scrivere di una materia ancora troppo spesso penalizzata nell'ambiente scolastico non sia poi così scontata.
Tuttavia, assorta nel desiderio di sondare simili dettagli, ho buttato giù gli elementi essenziali di una traccia che potrebbe essere di assoluta attualità, se solo si considerasse che l’Academic Press - una casa editrice scientifica e accademica statunitense, di proprietà della Elsevier - ha editato la terza edizione dell’Enciclopedia della Creatività, appena due anni fa.
Insomma, in linea di massima, la “mia” prova di italiano per i prossimi esami di maturità è pronta qui di seguito. Adesso è tutto da vedere. Semmai un giorno dovesse uscire, lo spoiler è andato. Magari convince qualcuno che conta e un domani prende forma per davvero; sempre che resti attuale, è sottinteso.

Sport e creatività.

In riferimento allo sport raccontato da Calvino e alla sua funzione di cronista d’eccezione alle Olimpiadi di Helsinki del 1952, per il quotidiano l’Unità, edizione torinese, si riporta uno stralcio dell’intervista a Valerio Piccioni, giornalista de La Gazzetta dello Sport, su Rai Cultura - Lo sport raccontato da Calvino e Pasolini. Un inviato speciale alle Olimpiadi, MEDITA (1998).

«Il punto di partenza sicuramente fu l’esperienza di Calvino all’Unità, però ancora prima, addirittura nel 1941, quindi un Calvino praticamente diciottenne, scrisse un piccolo raccontino, “Il treno degli illusi”.
Erano ancora gli anni sanremesi. E Calvino ci parla di uno scompartimento di terza classe in cui si confrontano diverse storie, diverse aspirazioni, diversi sogni. Ad un certo punto irrompe in questo scompartimento una signorina bionda, che diventa po’ la fatina, e che sonda le ambizioni di tutti. E, tra queste ambizioni, c’è anche quella di un ciclista dilettante di vincere il Giro d’Italia. Oltre al ciclista dilettante, c’è un personaggio che, invece, sogna di affermarsi nella letteratura e nel giornalismo. E la fatina, appunto, prevede per questa persona un grande avvenire letterario».

Il giornalista Valerio Piccioni racconta di Italo Calvino, uno tra i maggiori scrittori del secondo Novecento, mettendo in luce un particolare letterario non trascurabile.
L’esperienza di mescolare fantasia, sport e futuro fanno del racconto “Il treno degli illusi” un esempio evidente di come può diventare profetico fondere la capacità creativa, lo sport e lo sguardo aperto su un futuro ambizioso.
Con la sua giovane produzione narrativa, Calvino testimonia appieno il fascino dello sport, contemplato tra gli scenari possibili di un domani ancora da svelare.
A partire dallo stralcio di Piccioni e considerando esperienza e conoscenza maturate, rifletti sul rapporto tra sport, creatività e futuro. Puoi integrare aneddoti o personaggi contemporanei, passati o frutto della tua fantasia.
Scegli se strutturare il tuo elaborato suddividendolo in sezioni oppure realizzando una versione unica con un singolo titolo.