teoria e attività n. 6 - 2023

👉 Gestione dell'impulso ad agire

Per trattare della funzione in oggetto, va detto che la capacità di farsi subito un quadro generale di una situazione ed elaborare un giudizio esatto sui costi/benefici è data dall’attività della corteccia frontale, che è ancora in via di connessione durante l’adolescenza.

Mano mano che si cresce e si diventa adulti le aree interne e contigue ai lobi frontali, tra cui la corteccia cingolata anteriore, consentono di apprendere dai propri errori e di monitorare il proprio comportamento in maniera adeguata.

Il problema è che nel valutare lo sviluppo dell’individuo, a volte, partiamo da un presupposto sbagliato. Vale a dire che il principale fattore di predizione del comportamento, durante l’età adolescenziale, non è la percezione del rischio - su cui troppo spesso insistiamo nel ragionare e nell’intervenire -, bensì l’aspettativa di ricompensa nonostante il rischio. Vediamo ora cosa vuol dire gestire l’impulso ad agire, considerato che si tratta di una capacità di controllo comportamentale, presupposto necessario della flessibilità verso cui dirigere il giovane.

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