collana esempi pratici n. 1 - 2022

👉 Come gestire gli stati di ansia

Qualsiasi emozione può favorire o danneggiare la prestazione di un atleta. Due casi emblematici sono l’eccitazione che diventa ansia e la grinta che diventa rabbia e quando accade è molto probabile che si comincino a commettere degli errori.
La buona notizia è che se uno stato di ansia si intensifica oltre la soglia di eccitabilità funzionale alla prestazione esistono delle tecniche per abbassarlo a un livello adeguato al compito da svolgere.

❓Vi siete mai chiesti perché le persone seguono lo sport?
Semplice, perché l’atleta prova sensazioni come la determinazione, la gioia e lo spirito di squadra. Realizzare appieno il proprio potenziale vol dire sintonizzare la parte emozionale con la forza fisica, mentale e la competenza specifica.
Incrociando prestazione e attivazione fisiologica, esiste un punto che indica un livello massimo di iper-eccitabilità ed è il limite in cui molti atleti indugiano (di solito, l’esperienza stessa insegna loro come regolare l’emozione). Superata questa soglia, infatti, l’ansia diventa più intensa e finisce per danneggiare la prestazione (vedi Fig. 1). A volte, può anche emergere il ricordo di un avvenimento traumatico (un incidente o una sconfitta angosciosa in una gara importante).

 

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